sabato, dicembre 09, 2017

Gocce d'inchiostro: Il Natale di Poirot - Agata Christie

Titolo: Il Natale di Poirot
Autore: Agata Christie
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 11, 50 €
N° di pagine: 209
Trama: Gorston Hall, Longdale, campagna inglese. Anni Trenta. Natale. Le famiglie accantonano i contrasti e si riuniscono per festeggiare, a volte solo con lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci. E infatti la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé figli e nipoti, si trasforma in dramma. Il vecchio patriarca viene misteriosamente ucciso in una stanza chiusa dall'interno. L'assassino è un membro della famiglia? Tutti sono sospettabili, tutti hanno un motivo per volere la sua morte.



La recensione:

<< Io credo che solo il presente abbia importanza, non il posto. Lasciamolo perdere il passato. Se cerchiamo di mantenerlo in vita lo alteriamo, lo vediamo in una prospettiva sbagliata … esageriamo sempre. >>

Ogni romanzo ha un proprio modo di presentarsi, una propria costruzione stilistica e spesso un proprio flusso narrativo. La genuinità narrativa con cui è stato scritto Il natale di Poirot è davvero notevole, e forse è proprio questa caratteristica che governa questo giallo, ora che mi sono finalmente approcciata anch'io alla sua creatrice. Il processo narrativo ha avuto qualche difetto, forse un po' discutibile, sulla sottoscritta; io non amo i gialli. Elemento principale che ruota all'interno dell'intero romanzo è l'indagine dello scrupoloso agente Poirot: osservatore attento, simpatico e ambizioso, in viaggio verso una villa sontuosa e fatiscente, che, ignaro di tutto, si addentra in calcoli di alta precisione, scoperchia lenzuoli intrisi di sangue e urine per dimostrarci che il suo soccorso immediato costituisce un atto di aiuto, per un uomo giunto alla vecchiaia, in qualsiasi altra soluzione ottenuta con un salario che lo paghi a vita.
Il piacere più raffinato nel leggere questo semplice giallo è stato quello di salire a bordo di un treno sferragliante, ingombro di gente e polveroso, diretta in un abitazione i cui coinquilini sono una coppia in decadenza, che trascorrono le domeniche a smaltire i dispiacevoli effetti di una settimana fruttuosa ma insoddisfacente.
Per molto tempo non volli partecipare a letture che si tingessero di giallo. Per un certo periodo della mia vita non volli mai accostarmi ad Agatha Christie. Eppure alla fine accettai di addentrarmi fra le sue pagine per le insistenze di alcune mie amiche blogger - poiché una penna raffinata ed elegante come quella della Christie non può di certo passare inosservata. Questa prima esperienza di un viaggio repentino e straordinario mi procurò un divertimento maggiore di quanto mi ero aspettata, poiché la prosa elegante dell'autrice è davvero semplice e alquanto visionaria, dopo le monotone descrizioni di assassini sadici o omicidi inaspettati. Un giorno ci tornerò un'altra volta. Essendo la mia prima esperienza con questa autrice, e in particolare di Il Natale di Poirot, attirarono il mio sguardo con una certa sfacciataggine passando inosservato fra strade innevate o santuari colmi di carta appena stampata e fresca, pur essendo una lettrice abitudinaria, cercando sempre nei miei vecchi amici d'inchiostro la protezione della loro compagnia.
Tutto questo successe in due giorni, quando giunse l'Immacolata in cui coincisero tre giorni di riposo imminenti regali o cenoni; con questa scusa come una brava pellegrina, andai in cerca del signor Poirot senza pensare alle conseguenze.
Non seppi della coincidenza dei racconti con la lettura di romanzi di semplice lettura finché non mi sono trovata nello stato d'animo giusto per leggere racconti di questo genere e, recentemente, una di queste coincise nel periodo in cui mossi i primi passi con la lettura del romanzo della Christie. E terminatane ben presto, come d'abitudine mi guardai in giro, per trovare l'ispirazione e schiarirmi le idee.
Sulle prime pensavo che Il Natale di Poirot fosse da considerarsi come una piacevolissima eccezione in cui io, da inguaribile amante di romanzi dai risvolti romantici e drammatici, ho riscontrato un certo gusto per il fascino e l'oblio. Poi constatai i motivi per cui molti lettori prima di me si recarono a quello che chiamano un'indagine a camera chiusa in casa di un uomo d'affari di un certo prestigio.
Appiccicata alle pagine, con la stanchezza che prendeva il sopravvento, ho riscontrato le medesime sensazioni che, qualche volta, ho provato con romanzi di questo tipo. Un uomo che vive per il suo lavoro, protagonista di delitti e torbidi inganni. Marionetta guidata da un disegno ambizioso e stupefacente che gioca fra il reale e il moderno, poliziesco e a tratti sentimentale, circondato da strani ed eccentrici personaggi, che ci catapultano inevitabilmente ad immagini dettagliate e peculiari.
Poche descrizioni ma accompagnate da ottimi dialoghi, una trama che riesce a districarsi perfettamente e un finale in sospeso, che lascia quasi con l'amaro in bocca. Una situazione in cui si fa uno sforzo sovraumano per apparire buoni, in un mondo dove c'è invece molta ipocrisia e lo sforzo per essere buoni e amabili crea un malessere che può riuscire pericoloso. Una pietra preziosa realizzata su uno sfondo orribile e sudicio, che altri non è che un estrema conseguenza su quello che potrebbe riservarci il passato.
Valutazione d'inchiostro: 3

12 commenti:

  1. Un giallo piacevole, decisamente tradizionale. Non il meglio della Christie ma senza dubbio una buona lettura soprattutto in questo periodo dell'anno :D
    Un saluto,
    Fede.

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  2. Non amo particolarmente i gialli ma quest'autrice è così famosa che è impossibile non conoscerla e poi il titolo sembra proprio adatto a questo periodo anche se non ti ha convinta del tutto a giudicare dalla tua valutazione

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    1. Già. Il romanzo è molto carino, ma purtroppo a me non piacciono i gialli 😑

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  3. Ciao Gresi ho letto qualche romanzo della Christie ma non questo, che comunque sembra ottimo per questo periodo! A me i gialli piacciono molto, però preferisco più i thriller psicologici ;-)

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    1. A me invece, cara Ariel, i gialli purtroppo non mi piacciono. E predilisco anch'io i thriller psicologici ☺☺

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  4. Letto qualche anno fa, non è tra i miei preferiti della Christie, ma è comunque una lettura godibile e adatta al periodo.

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    1. Si, sono d'accordo. La Christie scrive davvero bene, ma a me non piace questa tipologia di libri purtroppo.

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  5. I haven't read, but seems interesting. Would love to read.
    https://clickbystyle.blogspot.in/

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  6. finalmente dopo un bel po' di tempo passato nel caos, posso usare parte del mio tempo per i blog!
    Non ho mai letto nulla della Christie, sinceramente m'incuriosisce molto, ma, come te, non sono una grande amante dei gialli, quindi nella mia TBR i libri di questa autrice slittano sempre in fondo alla lista!
    come al solito una recensione fresca ed interessante!!

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    1. Grazie, Sabrina!! Se poi dovessi leggerlo attenderó il tuo parere ☺☺

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